Cos’è una CDN?
Una CDN, o Content Delivery Network, è fondamentalmente un gruppo di server sparsi in giro per il mondo. Immagina di avere una gelateria in Italia e di voler servire i tuoi gustosi gelati non solo ai locali ma anche a persone negli Stati Uniti, in Australia, in Giappone e così via. Ovviamente, spedire ogni cono di gelato dall’Italia ai vari paesi non sarebbe né veloce né efficiente. Quindi, cosa fai? Apri delle “mini-gelaterie” in ognuno di questi paesi e ci metti del gelato prodotto localmente.
Ecco, la CDN fa qualcosa di simile, ma per il tuo sito web. Ogni volta che qualcuno vuole visitare il tuo sito, la CDN sceglie il server più vicino a quella persona per inviare le informazioni. Quindi, se qualcuno negli Stati Uniti vuole vedere il tuo sito, la CDN utilizzerà un server situato negli Stati Uniti per velocizzare il processo. Risultato? Il tuo sito si carica più velocemente, e a tutti piace un sito che si carica in un lampo.
Oltre a migliorare la velocità, una CDN può anche aumentare la sicurezza del tuo sito. Come? Beh, mettiamo caso che un gruppo di hacker voglia attaccare il tuo sito. Se tutto il tuo contenuto è su un solo server, è come avere tutte le uova in un solo paniere: un bersaglio facile. Ma con una CDN, il contenuto è distribuito su molti server, rendendo più difficile per gli hacker causare problemi.
Inoltre, usare una CDN può avere benefici SEO, cioè può aiutare il tuo sito a comparire più in alto nei risultati di ricerca su Google. Perché? Google ama i siti che si caricano rapidamente e sono ben protetti, quindi utilizzare una CDN è come dare al tuo sito un piccolo “turbo”.
Perché si dice che la CDN sia il male per la SEO?
Utilizzare una CDN offre tanti vantaggi, ma se non fai attenzione, potresti anche mettere in difficoltà il tuo posizionamento SEO. Ad esempio, una delle cose più importanti nella SEO è il contenuto unico. Immagina di avere un negozio e di distribuire volantini con lo stesso messaggio in tutto il mondo. A un certo punto, la gente potrebbe iniziare a pensare: “Ehi, ho già visto questo altrove”.
Nello stesso modo, se imposti male la CDN, potresti finire con URL duplicati. In termini semplici, avresti la stessa pagina web con due indirizzi web diversi. Questo confonde Google e potrebbe far scendere il tuo sito nei risultati di ricerca. Ecco dove entra in gioco la frase “come funziona il posizionamento SEO“: Google vuole offrire ai suoi utenti la migliore esperienza possibile, quindi se vede contenuto duplicato, potrebbe pensare che stai cercando di “ingannare” il sistema.
Un altro problema potrebbe essere la localizzazione. Google guarda anche dove sono ospitati i siti web. Se il tuo pubblico è principalmente in Italia, ma la CDN utilizza un server negli Stati Uniti per servire il tuo contenuto, Google potrebbe pensare che il tuo sito è più rilevante per gli americani che per gli italiani.
In questi casi, l’aiuto di un consulente SEO freelance può essere prezioso. Può fornirti una guida SEO su come configurare correttamente la tua CDN, assicurando che il tuo posizionamento non ne risenta. Ad esempio, potrebbe consigliarti di utilizzare tag “canonical” per evitare problemi di contenuto duplicato o impostare correttamente gli Strumenti per i Webmaster per indirizzare il target geografico giusto.
Un’ultima cosa da considerare è la velocità. Sì, una CDN solitamente velocizza il tuo sito, ma se scegli un provider di bassa qualità, potresti ottenere l’effetto opposto. Un sito lento è un grande “no-no” per Google, e il tuo posizionamento ne soffrirà.
Come impostare la CDN per non incorrere a problemi SEO
Primo passo: impostare una CDN usando un sottodominio personale
Inizia accedendo al pannello di gestione DNS del tuo sito. Qui, devi creare un “dominio personalizzato”, in pratica un sottodominio, tipo media.tuosito.com
. Assegna a questo sottodominio un CNAME che punti alla CDN. Così, il servizio CDN non sarà su un sottodominio terzo come tuosito.altracdn.com
, ma sarà una parte integrante del tuo dominio.
Perché è importante? Questa mossa fa sì che tutti i vantaggi SEO si riversino sul tuo dominio e non su un dominio esterno. Ad esempio, se il tuo sito è un blog di ricette, avrai più possibilità di migliorare la tua visibilità su ricerche come “migliori ricette italiane”, perché Google vede tutto il contenuto come parte del tuo dominio originale. Non solo, ma potresti anche notare un miglioramento nella velocità del tuo sito, cosa sempre gradita agli utenti e anche ai motori di ricerca.
Secondo passo: l’importanza della coerenza nei nomi dei file e percorsi
Ora, parliamo di come organizzare i file sul tuo sito. Mantenere una coerenza nei nomi e nei percorsi dei file è fondamentale. Immagina di avere una foto del Colosseo su www.tuosito.com/italia/colosseo.jpg
. Se il tuo fornitore di CDN cambia questo in cdn.tuosito.com/viaggi/roma-colosseo2023.jpg
, potrebbero insorgere problemi a livello SEO. Il che non è un bene.
Soluzione? Assicurati che il percorso dell’immagine rimanga simile, magari come cdn.tuosito.com/italia/colosseo.jpg
. Così facendo, eviti errori di tipo 404 e possibili penalizzazioni SEO, che potrebbero farti scendere nelle classifiche di Google o Bing.
Terzo passo: l’uso dei tag rel=Canonical per evitare contenuti duplicati
L’ultimo ma non meno importante passo è l’aggiunta dei tag rel=Canonical alle tue pagine. Una CDN spesso ospita file come immagini, CSS o JavaScript, ma potrebbe anche ospitare pagine intere del tuo sito. Questo può portare a problemi di contenuto duplicato.
Ad esempio, se hai una pagina “Chi Siamo” su www.tuosito.com/chi-siamo/
e la stessa pagina viene ospitata sulla CDN come cdn.tuosito.com/chi-siamo/
, Google potrebbe confondersi. Utilizzando il tag rel=Canonical puoi dire a Google quale versione della pagina è quella “ufficiale”.
Un caso reale: immagina un negozio online di abbigliamento che ha introdotto una CDN. Inizialmente, hanno avuto problemi di contenuti duplicati per pagine di prodotti simili. Hanno risolto il problema impostando il tag rel=Canonical per puntare sempre alle pagine del dominio originale. Così, hanno evitato penalizzazioni e hanno mantenuto una buona posizione nei risultati di ricerca.
Seguendo questi quattro passaggi, potrai non solo migliorare le prestazioni del tuo sito, ma anche assicurarti che la tua strategia SEO non ne risenta.