Hai presente quando arrivi a una festa e tutti i posti migliori sono già presi?
I mercati tradizionali (Stati Uniti, Europa) sono così: affollati, costosi, e se non sei Jeff Bezos, fai fatica a trovare un angolino.
Ma c’è un’altra festa in città: mercati come India, Sud-est asiatico e America Latina, dove il buffet è ancora intatto e puoi servirti per primo.
Ecco come fare SEO in queste zone selvagge, dove il cellulare è re e l’IA è già più diffusa che da noi.
Perché i mercati emergenti sono il nuovo Far West digitale
Mentre da noi Google si riempie di risultati generati dall’IA e il traffico organico sta subendo qualche flessione, in India, Indonesia o Brasile la storia è diversa.
Là:
- L’economia cresce al 4-6% l’anno → soldi da spendere online.
- Età media sotto i 35 anni → gente che non ha paura di fare acquisti col telefono.
- Infrastrutture digitali in boom → dopo il COVID, tutti vogliono fare shopping online.
Esempio: in Indonesia, 73 miliardi di dollari di e-commerce nel 2023. E non è che l’inizio.
Cosa significa per te?
Se vendi prodotti o servizi, è come essere a Woodstock nel ’69: tutti vogliono entrare, ma pochi sanno come. E tu puoi arrivare prima degli altri.
India: dove il telefono è più importante del water
Non ti dico bidet perché quello ormai è più raro delle pagine scritte da un umano su Google.
Tornando a noi…
L’India ha 750 milioni di utenti Internet, e il 60% degli acquisti avviene tramite app. Non siti web: app.
Cose da sapere:
- Amazon e Flipkart hanno il monopolio, ma c’è spazio per altre nicchie.
- Lingue locali: parlano hindi, tamil, telugu… non solo inglese.
- Contenuti mobile-first: se il tuo sito non è ottimizzato per i cellulari o tablet, meglio stare in Italia. Va beh, pure qui dovresti ottimizzarli.
Consiglio da amico: assumi un consulente SEO che conosca il mercato indiano. Ti aiuterà a evitare errori tipo tradurre “yoga pants” in hindi come “pantaloni per meditare” (true story).
Sud-est asiatico: giovani, smartphone e voglia di shopping
Indonesia, Vietnam, Filippine: qui l’età media è 30 anni, e il 64% di essi compra online.
Tra le strategie che funzionano mi piace segnalare:
- Social commerce: usa TikTok, Instagram o Facebook per vendere i tuoi prodotti.
- Pagamenti digitali: molti non hanno carte di credito, solo e-wallet.
- Video brevi: mostra il prodotto in 15 secondi, come un Reel. Se hai bisogno di idee per creare uno script interessante, vedi questo articolo.
Esempio: un brand di cosmetici thailandese ha triplicato le vendite facendo tutorial su come usare i prodotti di cosmetica coreana… direttamente su WhatsApp.
America Latina: dopo il COVID, tutti vogliono comprare online
In Brasile e Messico, l’85% degli acquisti online avviene da telefono. E Mercado Libre (l'”Amazon latino”) fa 40 milioni di transazioni al mese.
Cosa serve per entrare:
- Contenuti in spagnolo/portoghese → no traduzioni fatte con Google.
- Pagamenti a rate: la gente paga in 3-4 tranche.
- SEO local: cerca “zapatos baratos” invece di “scarpe economiche”.
Epic fail in Messico: un’azienda italiana voleva esportare il suo taleggio. Traduzione? “Queso”. Peccato che in Messico “queso” vuol dire solo “formaggio generico” e nessuno sapesse cosa fosse il taleggio. Risultato? I clienti hanno visto la confezione e hanno pensato: “boh, un formaggio qualsiasi”. E l’hanno lasciato lì.
Come fare SEO in questi contesti internazionali
Step 1: mobile-first o morte
- Velocità: se la pagina non carica in 3 secondi, il 70% degli utenti abbandona il sito.
- Design semplice: niente effetti speciali o animazioni strane, solo bottoni grandi e testi chiari in grado di soddisfare l’esperienza utente.
- App se puoi: in India e Indonesia, le app dominano.
Step 2: localizza, non tradurre
- Dialetti: lo spagnolo del Messico non è quello della Spagna.
- Culture: in India, evita immagini con la mano sinistra (considerata impura).
- Festività: il “Black Friday” in Brasile si chiama “Black Fraude” (per gli sconti falsi).
Step 3: sfrutta l’IA meglio dei competitor
- Chatbot in lingua locale: per assistenza 24/7.
- Contenuti generati da IA: ma controllati da umani. Esempio: articoli su “come sopravvivere al caldo” in Vietnam se il tuo business è correlato.
- Ottimizza per la voice search: “ok Google, dove comprare [prodotto] a Jakarta?”.
Perché essere i primi è come vincere alla lotteria
Nei mercati emergenti, chi arriva prima diventa l’autorità.
E Google premia chi è considerato “esperto” nella zona.
Vantaggi del primo arrivato:
- Meno concorrenza: niente 100 aziende che si fanno guerra sulle stesse keyword.
- Link building più facile: i siti locali ti linkano se sei l’unico che parla la loro lingua.
- Brand recognition: diventi il “marchio europeo di cui tutti parlano”.
Esempio: un’azienda tedesca di caschi per moto è diventata leader in Colombia grazie a un blog che parla di “come guidare in modo sicuro nelle piogge tropicali”.
Cosa NON fare
- Keyword stuffing: inserire “comprare scarpe Colombia” 50 volte nella pagina.
- Ignorare le feste locali: in India, durante il Diwali, tutti comprano. Se non fai offerte, sei invisibile.
- Usare template europei: una landing page che funziona in Italia potrebbe essere incomprensibile in Vietnam.
Consiglio spassionato: fai un SEO audit prima di lanciarti nella SEO internazionale. Alcuni strumenti tipo Ahrefs o SEMrush mostrano cosa cercano davvero gli utenti in quei paesi.
Quanto costa fare SEO in questi mercati? Dove trovare risorse?
Budget minimo per iniziare:
- Consulente SEO esperto: 500-2000€/mese (dipende dal paese).
- Traduzioni: 0,10-0,20€ a parola.
- Ads su social locali: in Indonesia, 100€ ti danno 50k visualizzazioni.
Dove assumere:
- Il consulente SEO lo hai già trovato qui.
- Il traduttore lo garantiamo noi di Wonize.
- ADS te le possiamo fare noi.
La SEO del futuro? Si scrive oggi, in Brasile
Mentre da noi si discute se l’IA ruberà il lavoro, in questi mercati l’IA è già entrata nelle vite delle persone. E la SEO deve adattarsi:
- Ottimizza per assistenti vocali: “Alexa, cerca un hotel a Bangkok”.
- Prepara contenuti per ricerche generative: risposte immediate, senza cliccare su link.
- Usa dati in tempo reale: prezzi, disponibilità, recensioni.
Esempio: un hotel a Città del Messico ha aumentato le prenotazioni del 40% inserendo risposte dirette su Google Assistant (“Quanto costa una suite?” → “250€ a notte, colazione inclusa”).
Tu, domani mattina
- Scegli un mercato: India, Sud-est asiatico o America Latina?
- Cerca un consulente.
- Testa una landing page: con traduzioni locali e offerte specifiche.
- Analizza i risultati: in 9 mesi capirai un po’ il tutto.
E tu, sei pronto a conquistare il mondo?
Raccontami nei commenti:
- Quale mercato emergente ti incuriosisce di più?
- Hai mai lavorato con un consulente SEO freelance straniero?
- Secondo te, l’Europa è davvero così indietro?
Scrivici e facciamo due risate (o piangiamo insieme sul futuro dell’Europa). 😉