Ho voluto scrivere una guida alla cannibalizzazione delle parole chiave in ottica SEO e come risolverla perché spesso mi capita di eseguire analisi SEO e gli imprenditori mi chiedono: “cos’è la cannibalizzazione delle keyword nella SEO?” oppure: “perché le mie parole chiave sono cannibalizzate?“.
Definizione della cannibalizzazione delle keyword in chiave SEO
La cannibalizzazione delle parole chiave si verifica quando hai due o più pagine che si posizionano per la stessa parola chiave.
Questo articolo ti aiuterà a capire se hai un problema di cannibalizzazione delle parole chiave e, in caso affermativo, come risolverlo.
La cannibalizzazione delle parole chiave è sempre problematica?
Prima di risolvere la cannibalizzazione delle parole chiave, devi verificare se è un vero problema per il tuo sito.
A volte, il posizionamento di due contenuti può essere favorevole, specialmente sulle SERP moderne.
Qui un esempio in cui la cannibalizzazione delle parole chiave non è un vero problema:
Per Crystalweed, uno dei marchi che seguo e leader nella vendita di oli di CBD in Italia, questi due articoli in prima pagina portano benefici. In una ricerca, hanno due contenuti in posizione elevata. La SERP strutturata in questo modo dà a Crystalweed più spazio sulla pagina e aumenta le possibilità di clic a svantaggio dei competitor.
Una veloce occhiata a queste due pagine mostrerà similitudini nelle parole chiave. Ad esempio, secondo SemRush, entrambe le pagine si posizionano per:
“olio di CBD”
“olio CBD”
e altre…
Non è necessario intervenire se due pagine si posizionano quando ci sono SERP di questo tipo. Lasciale così, soprattutto se stai ottenendo clic e conversioni.
Identificare la cannibalizzazione delle parole chiave che deve essere risolta
Se non hai accesso a un software per individuare la cannibalizzazione delle parole chiave, puoi trovare eventuali problemi con la ricerca su Google.
Usa questo parametro di ricerca:
site:example.com “parola chiave”
Lo screenshot sopra mostra come Google ha elencato i contenuti pubblicati sul sito Crystalweed riguardanti la parola chiave “erba legale”. In passato la categoria di prodotto si classificava molto meglio mentre ora invece Google predilige posizionare l’altra pagina sia per la chiave “cannabis legale” (giusto) ma anche per la chiave “erba legale”. Il problema è che la categoria veniva posizionata meglio della pagina, quindi questo cambiamento di Google ha portato meno clic alla categoria prodotto e anche meno vendite.
Se hai risultati simili, esamina le pagine o categorie e indaga se ci sono problematiche.
Per identificare i problemi di cannibalizzazione, cerca quanto segue:
- Un improvviso calo di clic o impressioni: questo può accadere quando pubblichi un nuovo contenuto e Google dà priorità al nuovo articolo rispetto a ciò che era già posizionato. Ciò può tornare alla normalità dopo un po’ di tempo, ma se non sarà così, guarda la prossima sezione su come risolvere la cannibalizzazione delle parole chiave.
- Difficoltà nel posizionarsi nonostante i tuoi migliori sforzi: due articoli che mirano alla stessa SERP possono mandare in “confusione” Google. Indica che la tua strategia di content marketing non è così solida come dovrebbe essere.
- Pagine che si posizionano per una parola chiave sbagliata: se hai lavorato sulla tua strategia di content marketing, ma la pagina sbagliata si posiziona ancora, allora molto probabilmente ti stai cannibalizzando da solo.
Segui i miei consigli su cosa fare quando la pagina sbagliata si posiziona al posto di quella che vorresti classificare.
Risolvere la cannibalizzazione delle parole chiave
Come risolvere la cannibalizzazione delle parole chiave dipenderà dal problema che sta causando quella cannibalizzazione e dalla soluzione più utile per i tuoi utenti.
Link interni
Una strategia di link interni è un buon primo tentativo per risolvere la cannibalizzazione delle parole chiave. Con questa tecnica, non rimuoverai le pagine o reindirizzerai i contenuti… una scelta piuttosto sicura se ti senti nervoso riguardo alle conseguenze.
I link interni sono un potente strumento di ogni consulenza SEO. Sono utili agli utenti per trovare fonti pertinenti e contenuti correlati. Inoltre, danno a Google una direttiva su e per cosa una pagina dovrebbe posizionarsi.
Puoi utilizzare un link interno da un articolo all’altro.
In questo caso, opta per una parola chiave esatta o qualcosa di simile ad essa.
Rivedi i tuoi link interni e individua i link che puntano ai due articoli. Un errore comune è quello di puntare alle pagine con lo stesso anchor text, cioè il testo del link.
Se hai Screaming Frog – un tool SEO – aprilo e quindi fai clic su “inizia” che sarebbe l’ordine di “scansionare il tuo sito”. Filtra per HTML, fai clic sulla pagina che vuoi visualizzare, quindi premi su “link in entrata”.
Vedrai quali pagine si collegano alla tua pagina e con quale testo di ancoraggio. Con una rapida modifica, puoi sistemare la tua strategia di link interni.
Consiglio professionale: quando costruisci un piano editoriale, prepara un database di contenuti (tipo su Google Sheet) in cui scegli una parola chiave importante da usare nei tuoi link interni. Questo processo impedisce ai copywriter di aggiungere link interni casuali nei tuoi articoli. Sarà anche una guida per gli stessi su come scrivere articoli per il blog. Spesso nei miei brief per gli articoli suggerisco alle copy di quali link interni ho bisogno all’interno di un articolo e questo mi avvantaggia nella mia strategia di content marketing.
Una volta che ho il contenuto con i testi di ancoraggio esatti, sfrutto la mia tecnica per automatizzare i link interni e in poco tempo ho un articolo ottimizzato per la link building interna al sito.
Stabilire un chiaro intento di ricerca
Forse hai identificato la cannibalizzazione delle parole chiave, ma vuoi mantenere entrambe le pagine. In questo caso, potresti dover dare a ciascun articolo uno scopo definito… che è la strategia che ho adottato per quella problematica che ho evidenziato sopra.
Per fare questo, sviluppa un cluster di parole chiave e stabilisci un chiaro intento di ricerca. Ogni contenuto deve spiegare qualcosa di unico.
Ora gli articoli di Crystalweed simili hanno un chiaro intento di ricerca:
- una pagina spiega la cannabis legale e su come viene prodotta dall’azienda;
- l’altra è un elenco di prodotti e spiega i vantaggi di acquistare quei prodotti.
Consolidamento dei contenuti e redirect 301
È abbastanza intuitivo quando hai bisogno di fare il consolidamento dei contenuti e di usare un redirect 301. Principalmente, puoi capire immediatamente se una pagina sta mirando alla stessa parola chiave esatta.
Tornando all’esempio di Crystalweed, sebbene simili, le due pagine sulla cannabis legale ed erba legale hanno due intenti diversi.
Quindi i due articoli possono coesistere.
Tuttavia, se i due articoli si chiamassero: “cannabis legale” e “cannabis legale CBD”, ci sarebbe un problema.
La parola chiave principale è chiaramente simile – “cannabis legale CBD” e “cannabis legale”.
Per capire se una parola chiave potrebbe andare in conflitto con un’altra apri Google e cerca entrambe le chiavi di ricerca per capire se l’intento è il medesimo.
In questo caso dovresti fare un redirect 301 da un articolo all’altro. Durante un redirect di questo tipo suggerisco magari di valutare alcune parti buone del vecchio contenuto e traslarle in quello che vorrai mantenere. Potrebbe addirittura rafforzare il tuo contenuto principale.
Prima di consolidare due (o più) articoli, usa anche Google Search Console e i dati di cui disponi per decidere quale URL conservare e quale reindirizzare.
Aggiungi un canonical
Questa opzione è utile se hai due pagine incredibilmente simili, ma vuoi mantenerle entrambe; questo potrebbe essere il caso se sono entrambi utili, ma vuoi che Google ne posizioni una più in alto dell’altra.
Un tag canonical (rel=”canonical”) indica a Google che l’URL rappresenta la copia principale di una determinata pagina. Questa opzione è utile per prevenire la cannibalizzazione e anche contenuti identici o duplicati che appaiono su più URL. Essenzialmente dici a Google o altri motori di ricerca quale versione dell’URL vuoi che appaia nelle SERP.
Questo metodo è utile se hai scelto di realizzare un sito ecommerce, in particolare sui siti gestiti da Shopify, dove lo stesso prodotto esiste su più URL.
Ma questo problema esiste anche su WooCommerce o su Magento.
No index
Se entrambe le pagine sono utili per i visitatori e desideri mantenerle, ma non vuoi che si posizionino e cannibalizzino altre pagine, il tag no index di solito può funzionare. No index dice a Google che non vuoi che quelle pagine vengano visualizzate nei risultati di ricerca. Questa opzione è utile per le pagine Tag, che offrono poco valore ai visitatori. I visitatori possono ancora accedervi, ma non lo faranno dalle SERP, e quindi le pagine non ruberanno il traffico alle altre.
L’implementazione del tag no index può essere eseguita aggiungendo un tag o un’intestazione di risposta HTTP. Entrambe le opzioni sono spiegate in dettaglio qui.
Come evitare la cannibalizzazione delle keyword in futuro
I problemi di cannibalizzazione delle keyword si verificano quando il “miglior consulente SEO” (le virgolette hanno un obiettivo) o il tuo sviluppatore o content marketing specialist non hanno un piano chiaro per la produzione dei contenuti. Senza un piano, i copywriter – in buona fede – possono scrivere articoli simili.
Per evitare la cannibalizzazione, tieni un registro dei contenuti e monitora quanto segue:
- Parole chiave principali: assegna una parola chiave a un articolo o pagina.
- Cluster di parole chiave: crea una lista con tutte le altre parole chiave correlate per cui l’articolo o pagina dovrebbe posizionarsi.
- Argomento del contenuto: crea una lista per ogni argomento così da visualizzare tutti i contenuti che appaiono in un determinato topic.
Più monitori i tuoi contenuti, meno probabilità hai di creare articoli o pagine in competizione tra di loro. È utile avere un consulente SEO esperto o un’agenzia SEO che guidi questo processo in modo da assegnare correttamente le parole chiave.
Se hai bisogno di una mano per ottimizzare la tua strategia di content marketing ed evitare la cannibalizzazione delle parole chiave, contattami.