Hai presente quando scorri i social e trovi qualcuno con un numero impressionante di follower, e ti chiedi:
“Come diamine ci è riuscito?”?
Sembra una magia, ma in realtà costruire un pubblico attivo sui social è frutto di strategia, costanza, e un pizzico di creatività. Nelle prossime righe voglio illustrarti 15 consigli che, se messi in pratica, possono davvero dare una marcia in più al tuo brand sui social. E sì, funzionano bene se ti serve una base solida per crescere online.
Come sai, ogni social ha le sue regole e un proprio “linguaggio”. Ma ci sono delle tattiche che valgono per tutti i canali: LinkedIn, TikTok, Instagram, YouTube, Facebook… L’idea è concentrarsi su elementi come la coerenza del brand, la qualità dei contenuti e l’interazione con la community.
Quindi, se sei pronto, iniziamo questa chiacchierata che spero ti darà spunti utili. Alla fine, spero tu mi dica la tua, perché scambiarsi idee è la vera essenza dei social!
L’importanza di un’identità di brand ben definita
Sii coerente (e sincero) in ogni post
Molte volte, ci si lancia sui social con obiettivi vaghi, senza un messaggio chiaro.
Ma il trucco per farsi notare è avere un’identità di brand precisa. Questo vuol dire che ogni contenuto, da una semplice foto a una storia elaborata, deve riflettere i tuoi valori.
Facciamo un esempio: un’azienda di moda sostenibile, per dimostrare i propri principi ecologici, potrebbe mostrare i processi produttivi in modo trasparente e le persone che ci lavorano. Il pubblico percepisce subito la genuinità e inizierà a fidarsi.
Non dovete mai sembrare troppo promozionali o standard: se volete parlare di sostenibilità, fatelo con lo stesso linguaggio che usereste in una chiacchierata con un amico.
Occorre postare contenuti (davvero) interessanti: non basta dire “compra il mio prodotto”
Punta su qualità, varietà e valore
Non voglio raccontarti la solita storia del “posta contenuti di qualità”. Anzi, te l’ho detto prima. Ma lo sai già, e poi “qualità” è un po’ un termine abusato. Piuttosto, chiediti: cosa può servire al mio pubblico?
Come posso aiutarlo, intrattenerlo, fargli risparmiare tempo o denaro?
Alla gente piace divertirsi e imparare. Prova a mixare formati diversi: brevi video, carrellate di immagini, interviste, quiz, sondaggi. Se vendi un software, potresti pubblicare piccoli tutorial su come usarlo, magari con esempi reali (diversi da quelli che fanno tutti). Essere utili è la carta vincente per diventare un punto di riferimento.
Interazione: non postare e basta, rispondi davvero
Crea relazioni, non monologhi
Rendere vivace la tua community vuol dire spendere del tempo a rispondere ai commenti, fare domande e, soprattutto, ascoltare le persone.
Se qualcuno ti chiede un consiglio, non limitarti a un “grazie”, dai una risposta utile e approfondita.
Prova a chiedere feedback sui prodotti o sulle idee che hai. Questo metodo di comunicazione coinvolge e fa sentire gli utenti partecipi.
Un esempio differente? Una piccola azienda artigianale che crea cosmetici naturali potrebbe postare una storia chiedendo: “Qual è la vostra fragranza preferita tra queste tre?”. In questo modo, coinvolge i follower e ottiene uno spunto su cosa produrre in futuro. Insomma, il pubblico si sente parte del processo.
Costanza: l’arma che tanti sottovalutano
Non diventare un fantasma, ma neanche un invasore
Hai presente quelle pagine che pubblicano 2 post al giorno per una settimana e poi scompaiono per un mese?
Crea confusione nel pubblico e, a lungo andare, si perde attenzione.
Essere costanti significa avere una cadenza di pubblicazione prevedibile, in modo da far capire che sei presente e affidabile.
Vuoi partire con un post a settimana? Benissimo! L’importante è seguire una tabella di marcia realistica.
Poi potrai aumentare la frequenza quando ti sentirai pronto, magari dopo aver dato un’occhiata agli orari di picco di engagement attraverso gli insight dell’app o usando uno strumento di analisi come Iconosquare. Non scordarti di interagire anche con i follower: i social non sono un palco a senso unico, ma un dialogo continuo.
La magia dei video brevi
Reels, Shorts e TikTok: i formati che spopolano
Da quando TikTok ha cambiato le regole del gioco, tutti i social hanno spinto i propri algoritmi sui video brevi.
Capisco che possa sembrare un campo minato, ma è lì che puoi raggiungere un pubblico molto ampio. Il segreto sta nel colpire subito l’attenzione nei primi secondi e offrire contenuti d’impatto.
Pensa a un brand che mostra l’evoluzione di un prodotto in 15 secondi, o un rapido tutorial su come usare un’app.
Sono formati veloci, facili da digerire, e raggiungono persone che magari non ti conoscevano.
L’importante è trovare uno stile personale, non solo seguire le tendenze balzane. Devi essere coerente con l’identità del tuo brand e, se puoi, intrattenere con un pizzico di ironia o emozione.
Collabora con chi ha la tua stessa visione
Partnership e influencer: occhio alla coerenza
Collaborare con un influencer è un ottimo modo per entrare in contatto con il suo pubblico.
Ma scegli con cura l’influencer: conta di più l’affinità con i tuoi valori che il numero di follower che mostra nel suo profilo. Poi devi analizzare con cura il profilo. Spesso molti follower sono comprati e quindi fake.
Hai un marchio di tè biologico? Dovresti puntare su un influencer green o uno chef appassionato di ingredienti naturali, piuttosto che su una star che parla di tutto e niente. Tipo non dovresti usare Chiara Ferragni ma piuttosto un influencer in linea con la tua comunicazione. In questo articolo ti spieghiamo perché non dovresti usare macro influencer.
Perché non collaborare con macro influencer.
Le modalità di collaborazione variano: potresti fornire un prodotto in cambio di recensioni, organizzare un giveaway congiunto, o co-creare contenuti. L’importante è mettere tutto per iscritto e concordare obiettivi chiari. Le partnership ben fatte portano pubblico interessato e non followers di passaggio.
Ottimizza i tuoi contenuti per farti trovare
Non dimenticare l’importanza delle “parole chiave”
Sì, anche sui social esiste il concetto di SEO (Social Media Optimization, per essere precisi). Metti bene in evidenza i termini che descrivono il tuo settore, e usa hashtag pertinenti. Non devi esagerare, basta fare un uso intelligente delle parole più ricercate.
Se sei un “consulente per i social media“, assicurati che questa frase compaia nella tua bio, nei tuoi post e magari negli hashtag (tipo #consulenteSocialMedia) per farti trovare da chi cerca esattamente quel servizio.
Attenzione, però, a non cadere nel “keyword stuffing”: meglio essere naturali che sembrare un robot. Per questo motivo, per essere forti sui social, è fondamentale ingaggiare un consulente SEO freelance. Ormai i social sono diventati più tecnici. Ci sono barre di ricerca in cui gli utenti possono fare ricerche.
User-Generated Content (UGC): il passaparola digitale
L’autenticità di chi usa i tuoi prodotti
Immagina di vendere un corso di lingue.
Se la gente posta foto o video mentre segue le tue lezioni, e tu le ricondividi, crei un circolo virtuoso. L’User-Generated Content è potente perché mostra persone “vere” che parlano o mostrano il tuo brand. È molto più credibile rispetto alle solite foto stock.
Come incentivarli? Potresti lanciare un hashtag dedicato, fare un piccolo contest, regalare sconti a chi condivide contenuti di qualità o, semplicemente, ringraziare pubblicamente chi crea qualcosa di interessante su di te.
L’importante è sempre citare l’autore e far capire che apprezzi davvero il contributo. Leggi questo articolo che abbiamo creato per avere un’idea più precisa a riguardo:
come sfruttare i contenuti generati dagli utenti.
Crea offerte e vantaggi esclusivi per i tuoi follower
“Per chi ci segue su Instagram”: premi, sconti e anticipo sulle novità
Chi ti segue vuole sentirsi speciale.
Se pubblichi contenuti identici su tutti i canali, senza alcun vantaggio, perché dovrebbero seguirti anche su un social piuttosto che su un altro?
Ecco perché funzionano le offerte esclusive: sconti per chi segue un certo account, anteprime di nuovi prodotti, webinar dedicati o tutorial extra.
Pensa a un marchio di abbigliamento che mostra su Instagram le nuove t-shirt 24 ore prima rispetto al lancio ufficiale sul sito.
Oppure un professionista che regala un mini e-book a chi è iscritto al suo gruppo Facebook. È una spinta in più per farsi seguire.
Investi un po’ in social ads, cioè pubblicità a pagamento sui social
Quando la copertura organica non basta
Non voglio mentirti: i social negli ultimi anni hanno ridotto la visibilità organica per spingerti a pagare. Anche i social vogliono che tu sganci il grano per aumentare i follower.
Quindi un piccolo budget pubblicitario potrebbe farti comodo, specialmente per far conoscere i tuoi contenuti di punta.
Magari hai preparato un video fantastico che spiega il tuo progetto, ma arriva a pochi utenti. Con una campagna mirata, potresti raggiungere persone con interessi affini e geolocalizzazione specifica.
O ancora, puoi lanciare una “campagna follower” con un incentivo, come un codice sconto. L’importante è studiare bene il target: sprecare soldi in click non qualificati non serve a nulla.
Ascolta e monitora: il social listening
Capisci cosa dice la gente del tuo brand (e rispondi)
Leggere commenti, menzioni e recensioni non è un passatempo noioso, ma un modo per capire davvero come il pubblico vede la tua attività.
Molti strumenti – come Iconosquare che ho menzionato prima – ti aiutano a monitorare le menzioni su più canali, così non perdi niente.
Se un utente scrive un commento negativo su X, rispondi con empatia, cerca di risolvere il problema. Le persone noteranno che non hai paura di metterti in gioco e di accettare critiche costruttive.
E quando arriva un commento positivo, ringrazia di cuore. Basta poco per mostrare che dietro al brand ci sono persone reali e non macchine.
Sfrutta momenti ed eventi, ma con criterio
Non postare meme a caso, però
Ok, è vero che agganciarsi a trend, festività e avvenimenti del momento può darti visibilità extra. Ad esempio, durante un importante evento sportivo, puoi condividere contenuti a tema. Ma sii sempre sicuro che abbia senso per il tuo pubblico e che non risulti forzato. Odio tantissimo i soli post creati per le giornate mondiali del…
Una regola d’oro è: non salire sul carro di un trend che non ha alcun legame col tuo brand.
Se vendi scarpe per camminare in acqua, creare un meme su un film horror virale potrebbe non c’entrare nulla. Potresti invece raccontare un aneddoto su come affrontare un viaggio avventuroso legato a un grande evento outdoor.
L’importante è restare coerenti.
Tieniti aggiornato sulle nuove piattaforme
Essere “informato” paga sempre
Ogni tanto compare un nuovo social network che, all’inizio, sembra marginale e poi esplode.
TikTok è l’esempio perfetto. Se sei tra i primi a sbarcarci con contenuti ben fatti, puoi guadagnare visibilità prima che diventi affollato.
Ma occhio a non disperdere energie: non tutte le piattaforme possono portarti valore. Devi valutare il target e capire se davvero ci sono potenziali clienti. Se hai un pubblico giovane, TikTok è ok; se lavori in un contesto B2B di alto profilo, forse Clubhouse (o LinkedIn) sono due social più congeniali.
Sperimenta, ma fallo in modo consapevole.
Crea community esclusive
Gruppi privati, Slack, Discord: luoghi di interazione più diretta
Le persone amano sentirsi parte di una “cerchia” ristretta.
Può essere un gruppo Facebook, un canale Slack o un server Discord, dedicato ai fan più accaniti o ai clienti premium. In questi spazi, la conversazione è più fluida e sincera, e tu puoi offrire contenuti speciali, anteprime e sondaggi più intimi.
Col tempo, questi luoghi diventano serbatoi di idee e feedback, oltre a essere un modo per fidelizzare la clientela. Un esempio? Un consulente freelance che crea un gruppo Slack per i propri clienti, dove scambiarsi consigli e risolvere dubbi in tempo reale. Sentirsi parte di qualcosa genera fiducia e lunga permanenza.
Monitora i dati, ma non farti ossessionare
Analizza, sperimenta, migliora
Chiudiamo con un concetto che è spesso sottovalutato: analisi costante dei risultati.
Se non misuri, come fai a sapere cosa funziona e cosa no? Come fai ad aumentare la tua visibilità su Instagram se non vedi gli insight? Controlla i dati: quanti like, quante condivisioni, quanti salvataggi.
Guarda a che ora i tuoi post ricevono più interazioni, quali formati piacciono di più.
Ma attenzione a non fissarti solo sui numeri tipo “voglio 100k follower”.
Le vanity metrics non dicono tutto. È più importante avere una community attiva, che commenta e condivide, piuttosto che un grande numero di follower passivi. Le statistiche vanno interpretate e ogni tanto devi pure rischiare: prova qualcosa di diverso, esci dagli schemi.
Conclusione: per aumentare i follower nei social costruisci la tua strategia (e prenditi il tuo tempo)
Questi 15 consigli, se vogliamo, sono solo la punta dell’iceberg di ciò che puoi fare per aumentare i tuoi social media follower in modo genuino.
Ogni piattaforma (Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok, YouTube, Pinterest) ha dinamiche proprie, ma i princìpi di base – coerenza, interazione, qualità, autenticità – valgono ovunque.
Non aspettarti risultati miracolosi in una notte: la crescita sui social richiede pazienza e costanza.
Ma se rimani fedele ai tuoi valori, ascolti davvero la community e ti impegni a offrire contenuti utili, vedrai i frutti.
Ora ti lascio la parola: che ne pensi di questi consigli? Hai qualche strategia personale che sta funzionando alla grande? Scrivimi nei commenti: è sempre bello confrontarsi con chi ha affrontato il mio stesso percorso (o sta per farlo).
E se ti serve una mano più specifica, magari un consulente per i social media specializzato nella SEO, non esitare a contattarmi.
Insieme possiamo capire cosa fare per dare la svolta giusta al tuo brand. Ti aspetto qui sotto!