John Mueller di Google ha condiviso con i consulenti SEO le sue riflessioni riguardo l’uso delle immagini generate dall’intelligenza artificiale e le foto stock (che vengono prelevate da siti come Unsplash o Shutterstock), mettendo in luce il loro impatto sull’esperienza dell’utente.
Ha discusso sul ruolo di queste immagini nella decorazione dei contenuti dei siti web. Mueller ha suggerito che le foto reali sono fondamentali quando si tratta di raffigurare prodotti specifici, ad esempio i prodotti di un e-commerce, mentre per migliorare generalmente i contenuti, sia le immagini AI che le foto stock possono essere sufficienti.
Mueller ha cominciato facendo una distinzione tra due tipi di situazioni in cui vengono utilizzate le immagini nei siti web. Da un lato, ci sono casi in cui è necessaria una fotografia specifica e dettagliata. Ad esempio, se un sito web sta vendendo una valigia, è fondamentale usare foto reali di quella valigia. Questo perché i potenziali acquirenti hanno bisogno di vedere esattamente cosa stanno comprando. Mueller sottolinea che, anche se queste foto reali possono essere leggermente migliorate o modificate digitalmente, devono comunque rimanere fedeli al prodotto reale per mostrare in modo accurato l’oggetto in vendita.
Dall’altro lato, ci sono situazioni in cui le immagini sul sito web servono più che altro come decorazione, per rendere i contenuti più attraenti visivamente. In questi casi, Mueller spiega che non c’è una grande differenza nell’uso di fotografie stock (quelle foto generiche che si possono acquistare o utilizzare gratuitamente da banche immagini) o di immagini create con l’intelligenza artificiale. Entrambi i tipi di immagini hanno lo scopo di migliorare l’aspetto estetico del sito, rendendo i contenuti più interessanti e piacevoli da vedere per chi li legge o li sfoglia.
Quindi, la scelta tra l’uso di foto reali e immagini create dall’AI dipende dall’obiettivo specifico che si ha per il contenuto del sito web. Se l’obiettivo è mostrare un prodotto in modo chiaro e dettagliato, le foto reali sono essenziali. Se invece l’obiettivo è solo abbellire il sito e rendere i contenuti più accattivanti, si può optare sia per foto stock che per immagini AI.
Mueller ha parlato di come il tema o l’argomento trattato da un sito web influenzi la scelta del tipo di immagini da usare. Ha detto che ci sono alcuni argomenti per i quali il pubblico si aspetta di vedere immagini reali. Per esempio, in un sito di notizie o in un blog di viaggi, le persone generalmente vogliono vedere foto autentiche che mostrino gli eventi o i luoghi descritti.
Invece, ci sono altri argomenti per i quali non è così importante se le immagini sono reali o create dall’intelligenza artificiale. Ad esempio, in un blog che tratta argomenti più astratti o creativi, l’uso di immagini generate dall’AI può essere accettabile e non influenzerebbe tanto l’esperienza dell’utente.
Mueller ha fatto un collegamento tra le aspettative del pubblico riguardo alle immagini e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Secondo lui, gli utenti tendono a cercare e apprezzare di più le immagini reali in certi contesti.
Quindi, Mueller suggerisce che se un sito web tratta di un argomento per cui è importante l’autenticità delle immagini, usare foto reali può essere vantaggioso per migliorare il posizionamento SEO. Questo perché le immagini autentiche corrispondono alle aspettative degli utenti in quel contesto e possono rendere il sito più attraente e rilevante nei risultati di ricerca. In pratica, se un sito web risponde meglio alle aspettative degli utenti in termini di contenuti visivi, ha maggiori possibilità di essere apprezzato, condiviso e ben posizionato nei motori di ricerca.
Mueller ha dato un consiglio ai proprietari di siti web che stanno pensando di usare immagini create con l’intelligenza artificiale (AI). Li ha invitati a pensare se, in quel particolare contesto del loro sito, userebbero normalmente fotografie stock, cioè quelle immagini generiche che si possono acquistare o trovare gratis online. Se la risposta è sì, allora probabilmente anche l’utilizzo di immagini AI può essere adatto. Questa riflessione aiuta a capire se le immagini AI sono appropriate per il loro sito, considerando cosa si aspettano i visitatori e come queste immagini potrebbero influenzare la visibilità del sito sui motori di ricerca (SEO).
Mueller ha anche avvertito gli utenti riguardo alla tentazione di usare immagini per risparmiare tempo e denaro. Ha spiegato che fare una foto veloce con un telefono e usarla sul sito può sembrare una soluzione semplice, ma potrebbe non essere all’altezza degli standard professionali che ci si aspetta in un contesto aziendale. Ha sottolineato che per ottenere immagini di qualità e professionali ci vuole tempo ed esperienza.
Realtà Aumentata per raffigurare i prodotti
Nel suo discorso, Mueller ha affrontato vari argomenti riguardanti le immagini, l’intelligenza artificiale (AI) e il SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca). Ha mostrato un particolare interesse per l’utilizzo della realtà aumentata (AR) per presentare i prodotti online. Con realtà aumentata, intende una tecnologia che permette di visualizzare oggetti 3D in un ambiente reale, come vedere come starebbe un mobile nella propria stanza usando un’app sullo smartphone.
Ha poi fatto un paragone tra due tipi di immagini 3D: quelle basate su progetti reali e quelle generate completamente dall’AI. Le prime sono modelli 3D creati a partire da oggetti o progetti esistenti, mentre le seconde sono immagini create interamente dall’intelligenza artificiale, senza basarsi su un oggetto reale. Ha notato che le immagini generate dall’AI tendono ad essere più decorative, come le immagini che si usano nei post di un blog per renderli più attraenti.
Mueller ha poi osservato che le immagini decorative, cioè quelle usate principalmente per abbellire un contenuto, possono indicare l’impegno messo nella creazione di quel contenuto. Questo può aumentare la fiducia dei visitatori nel sito, perché vedono che c’è stata cura nella presentazione dei contenuti.
Tuttavia, Mueller ha espresso preoccupazioni sull’uso delle immagini AI per rappresentare prodotti reali in vendita sui siti. Ha criticato questa pratica, paragonandola ai siti di bassa qualità che vendono prodotti importati usando immagini modificate in modo non realistico. Questo perché, secondo lui, se un sito vende un prodotto, dovrebbe mostrare immagini reali di quel prodotto. Se un sito non ha il prodotto fisicamente, potrebbe non essere in grado di assicurare che un’immagine AI rappresenti fedelmente l’oggetto, potendo così trarre in inganno i potenziali acquirenti.
Le immagini dei prodotti sono viste da Google come un segnale di qualità
Mueller ha messo in evidenza che le immagini creative e le foto reali dei prodotti sono generalmente viste come segni di contenuti di alta qualità su un sito web. Di contro, l’uso di immagini create con l’intelligenza artificiale (AI) può essere visto in modo negativo, come se non si stesse mettendo lo stesso livello di impegno o autenticità nei contenuti.
Mueller ha poi fornito un’ulteriore riflessione: se le immagini reali sono viste come contenuti originali e autentici, le immagini generate dall’AI potrebbero essere percepite come meno originali o come una sorta di “riempitivo”. Per esempio, se un sito di ricette utilizza immagini AI per rappresentare i piatti, gli utenti potrebbero percepire il sito come meno affidabile o serio, quasi come se fosse spam. Questo perché i visitatori potrebbero pensare che se il sito non mostra immagini reali dei piatti, allora forse anche le ricette non sono autentiche o provate. Questo tipo di percezione potrebbe portare gli utenti a non fidarsi del sito e a cercare informazioni altrove.
Mueller ha anche sottolineato il valore delle buone fotografie stock rispetto a una semplice foto fatta con uno smartphone. Anche se una foto scattata con uno smartphone può sembrare conveniente, potrebbe non avere la stessa qualità professionale di una fotografia stock ben realizzata. Tuttavia, Mueller ha anche riconosciuto che i confini tra le fotografie stock e le immagini AI stanno diventando più sfumati. Questo perché aziende come Getty e Shutterstock hanno iniziato a offrire strumenti di intelligenza artificiale che sono addestrati utilizzando le loro collezioni di fotografie stock, rendendo così le immagini AI più realistiche e simili alle fotografie tradizionali.
Conclusioni
Il post di Mueller su LinkedIn ha sollevato una discussione molto importante e attuale, che riguarda come gli strumenti di intelligenza artificiale (AI) stanno cambiando il modo in cui vengono creati i contenuti online, e come questo impatta sia sull’esperienza degli utenti che visitano i siti web, sia sull’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Questa evoluzione è particolarmente significativa per chi lavora nel campo del marketing digitale.
I professionisti del marketing devono continuamente aggiornarsi sulle ultime tecnologie e capire come queste possono influenzare la loro strategia di marketing. In questo contesto, è fondamentale che essi comprendano le sottili differenze e le implicazioni dell’uso degli strumenti AI nella creazione di contenuti.
In particolare, la discussione sottolinea l’importanza dell’autenticità dei contenuti visivi. Gli esperti in marketing devono riflettere su quanto le immagini che usano nei loro siti web o nelle loro campagne pubblicitarie siano in linea con ciò che si aspetta il loro pubblico. In altre parole, devono pensare se le immagini rispecchiano la realtà e sono coerenti con il messaggio che vogliono trasmettere, poiché questo influisce sulla percezione e sulla fiducia degli utenti nei loro confronti. Questa comprensione è cruciale per sviluppare strategie di marketing digitale che siano non solo efficaci, ma anche autentiche e rispettose delle aspettative del pubblico.
Per ulteriori info sulle immagini ti invitiamo a leggere: