Hai mai sentito dire che la SEO sta morendo?
Pensiamo tantissime volte!
L’ultimo episodio del podcast Search Off the Record di Google ha acceso i riflettori su una questione scottante: l’intelligenza artificiale sta davvero uccidendo la SEO?
Tra battute, riflessioni tecniche e discussioni accese, Google ha cercato di fare chiarezza, ma con qualche sorpresa lungo il percorso.
La domanda che tutti si fanno: l’IA sostituirà la SEO?
John Mueller ha posto una domanda provocatoria:
“Quindi pensi che l’intelligenza artificiale sostituirà la SEO? La SEO è in via di estinzione?”
Gary Illyes ha risposto con un tono scherzoso ma ottimista:
“La SEO sta morendo dal 2001, quindi non ho paura. Sono abbastanza sicuro che, nel 2025, qualcuno dirà di nuovo che la SEO sta morendo.”
In effetti, questa affermazione ha una base storica.
Fin dal 2004, Google ha modificato le regole del web, mettendo sotto pressione le tecniche SEO tradizionali.
Oggi, con l’IA che domina il panorama tecnologico, siamo di fronte a una nuova rivoluzione.
RAG: il ponte tra IA e SEO
Uno dei concetti discussi nel podcast si chiama RAG (Retrieval Augmented Generation).
Un sistema che combina il recupero delle informazioni da fonti esterne con la generazione di risposte dettagliate.
John Mueller ha spiegato che RAG è il modo in cui l’IA collega le tecniche SEO tradizionali ai motori di ricerca moderni.
Questo significa che, anche nell’era dell’IA, i contenuti scansionabili e indicizzabili restano comunque importanti.
Nonostante le innovazioni tecnologiche, il cuore della SEO rimane invariato.
Martin Splitt ha aggiunto una metafora interessante per semplificare RAG:
“Carichi questi cinque documenti e poi, sulla base di quei cinque documenti, ottieni qualcosa dal sacchetto.”
Lizzi Sassman ha riassunto brillantemente il concetto:
“Quindi questa domanda riguarda come la cosa conosce le sue informazioni e dove va e ottiene le informazioni.”
Ma proviamo a spiegarlo in un modo ancora più semplice…
RAG, ovvero Retrieval Augmented Generation, è una tecnica usata dall’intelligenza artificiale per generare risposte basate su informazioni accurate e aggiornate. In pratica, invece di inventare risposte dal nulla, l’IA recupera dati rilevanti da fonti esterne, come siti web, grafici della conoscenza o database, e li utilizza per creare risposte.
Come funziona RAG in pratica?
Immagina che l’IA abbia bisogno di rispondere a una domanda. Non conosce direttamente tutte le informazioni, quindi fa queste operazioni:
- Cerca le informazioni giuste in un archivio (può essere l’indice di ricerca, un database o altre fonti affidabili).
- Le elabora e le combina per creare una risposta chiara e completa.
- Ti restituisce la risposta come se fosse una conversazione naturale.
Diciamo che funziona allo stesso modo di quando cerchi un argomento su Google, leggi da varie fonti e poi riassumi quello che hai trovato.
Martin ha spiegato il RAG con un esempio semplice:
Immagina che l’IA prenda 5 documenti da un archivio (il “sacchetto”) e, combinando i dati di questi documenti, ti dia una risposta. Questo aiuta a capire che l’IA non inventa nulla, ma pesca le informazioni utili dai dati che ha “nel sacchetto”.
Perché è importante per la SEO?
Secondo John Mueller, il RAG non cambia il bisogno della SEO, perché l’IA deve comunque recuperare informazioni da contenuti scansionabili e indicizzabili.
Questo significa che:
- Devi continuare a creare contenuti ottimizzati per i motori di ricerca.
- I tuoi contenuti devono essere facilmente accessibili dall’IA per essere utilizzati come fonti.
In altre parole, la SEO resta rilevante, perché aiuta i motori di ricerca (anche quelli basati su IA) a trovare e usare i tuoi contenuti.
Quindi Google tranquillizza: la SEO non è morta
Mueller ha rassicurato i consulenti SEO, sottolineando che la scansione e l’indicizzazione sono ancora parte integrante del processo.
Secondo lui, i motori di ricerca basati sull’IA utilizzano un mix di tecniche tradizionali e innovative, mantenendo la SEO rilevante.
Ma questa prospettiva solleva una domanda importante: l’IA sta davvero cambiando così poco?
I cambiamenti radicali introdotti dall’IA
Nonostante le rassicurazioni di Google, l’impatto dell’IA è innegabile.
Ecco tre modi in cui l’IA sta trasformando il panorama SEO:
- Le SERP organiche sono obsolete. Le tradizionali voci, i “10 link blu” sono ormai superati. Oggi, gli utenti trovano risposte dirette generate dall’IA senza dover cliccare su alcun link.
- Query di ricerca in linguaggio naturale. Gli utenti formulano domande complesse e conversazionali, spingendo i motori di ricerca a fornire risposte più dettagliate. Questo rende obsoleti i contenuti basati su parole chiave tradizionali.
- Algoritmi di ranking imprevedibili. L’IA ha introdotto algoritmi “capricciosi” che cambiano frequentemente i criteri di ranking, destabilizzando l’intero ecosistema web.
Gli effetti devastanti sull’editoria online
Uno dei temi più critici è stato il crollo del traffico verso i siti web causato dai cambiamenti negli algoritmi di Google.
Molti editori, grandi e piccoli, si sono visti escludere dall’ecosistema web, mentre contenuti meno autorevoli, come quelli di Reddit, sono stati classificati in alto.
L’impatto è stato particolarmente duro per i creatori di contenuti esperti, i cui lavori sono stati de-prioritizzati a favore di riepiloghi generati dall’IA. Questa situazione ha sollevato critiche su come Google gestisca il bilanciamento tra innovazione e supporto agli editori.
Il distacco di Google dalla realtà
Nonostante l’IA abbia portato grandi innovazioni, molti ritengono che Google sia distante dalla realtà dell’ecosistema web.
Il CEO Sundar Pichai è stato criticato per non aver chiarito come l’azienda intenda supportare gli editori in questa transizione.
Forse la vera domanda non è se la SEO sia in declino, ma se l’editoria stessa stia subendo un colpo fatale a causa dell’IA.
Cosa significa tutto questo per te?
Se sei un SEO o un creatore di contenuti, ecco cosa puoi fare per affrontare questa nuova realtà:
- Focalizzati sull’autorità e sull’utilità. L’IA premia contenuti di alta qualità e ben strutturati.
- Adatta le tue strategie. Impara a ottimizzare per query conversazionali e a creare contenuti che rispondano a domande complesse.
- Monitora i cambiamenti. Gli algoritmi stanno cambiando rapidamente. Rimani aggiornato sulle tendenze per anticipare le novità. Segui il nostro sito per informarti sui cambiamenti di Google.
La SEO è morta? Assolutamente no
La SEO non è morta, ma sta evolvendo.
L’IA non è un nemico, ma uno strumento potente che richiede nuove competenze.
Se sei pronto ad adattarti, il futuro della SEO offre infinite opportunità.
E tu, cosa ne pensi? Il tuo sito sta affrontando un calo? Raccontaci la tua opinione nei commenti! 🚀