Martin Splitt di Google ha risposto a una domanda interessante durante il podcast SEO Office Hours riguardo alla possibilità che il testo trascritto da un video di YouTube e ripubblicato su una pagina web possa essere considerato contenuto duplicato e, di conseguenza, influire negativamente sul posizionamento della pagina web.
Guarda il podcast qui sotto al minuto 8:
Contenuto duplicato: qual è il vero rischio?
Anche se il contenuto duplicato di per sé non è un fattore di penalizzazione diretto, può comunque avere un impatto negativo.
Quando lo stesso contenuto appare su più siti, è probabile che Google dia priorità a quello pubblicato su un sito più autorevole, spingendo il contenuto del sito meno autorevole a una posizione inferiore nei risultati di ricerca.
Tra i consulenti SEO, questa situazione viene talvolta descritta come “cannibalizzazione” del potenziale di posizionamento di una pagina web.
La preoccupazione principale della persona che ha posto la domanda era proprio questa: se il testo trascritto da un video potesse distruggere il posizionamento del sito web.
La risposta di Martin Splitt: contenuti multimediali trattati separatamente
Martin Splitt ha chiarito che Google tratta diversamente i contenuti multimediali, come video e testo, anche se derivano dallo stesso contenuto. Pertanto, la trascrizione di un video di YouTube in formato testuale su una pagina web non sarà considerata contenuto duplicato.
Ecco come ha risposto Splitt:
“No, uno è un video e l’altro è un contenuto testuale, quindi quello sarà considerato un contenuto unico!”
Riutilizzare i contenuti: una strategia intelligente
Martin Splitt ha anche sottolineato che estrarre contenuti testuali da un video e ripubblicarli è una tecnica audace e giusta.
Ci sono molte persone che preferiscono leggere un articolo piuttosto che guardare un video, e fornire entrambi i formati può soddisfare le diverse preferenze degli utenti. Allo stesso modo, convertire contenuti testuali in formati audio o video può essere utile per chi ha difficoltà a leggere, offrendo un’alternativa accessibile.
Ecco come Martin ha commentato questa tecnica di ottimizzazione SEO:
“Non è affatto una cattiva idea. Alcuni utenti (come me) potrebbero preferire una versione testuale, mentre altri potrebbero non essere in grado di fruire di un video a causa di limitazioni di larghezza di banda o problemi visivi.”
Conclusione: il riutilizzo dei contenuti è una strategia vincente nella SEO
La domanda sollevata era incentrata sulla possibilità di riutilizzare i contenuti, e la risposta di Splitt conferma che è una strategia SEO valida. La ricerca online non si limita a Google; ma comprende anche piattaforme come YouTube e servizi di streaming audio come Spotify.
Il fatto che non ci sia “cannibalizzazione” dei contenuti tra diversi media rende il riutilizzo una strategia efficace per ampliare la portata dei tuoi contenuti.
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