Si, OpenAI dovrebbe integrare dati in tempo reale in ChatGPT. L’annuncio di OpenAI di lunedì scorso potrebbe comportare la pubblicazione di dati in tempo reale in ChatGPT in inglese, francese, spagnolo (e speriamo italiano), con collegamenti a fonti originali.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dissipato le voci secondo cui un nuovo motore di ricerca sarebbe stato annunciato lunedì 13 maggio. Nulla concorrenza a Google quindi.
“La ricerca OpenAI non viene eseguita,” hanno commentato alcuni, mentre altri motori di ricerca concorrenti hanno provato, senza riuscirci, a sfidare Google come motore di ricerca leader. Una nuova ondata di motori di ricerca con intelligenza artificiale generativa ibrida sta attualmente cercando di spodestare Google dal primo posto, probabilmente con scarso successo.
Sam Altman ha dichiarato apertamente che creare un motore di ricerca per competere con Google non è un approccio praticabile. Ha suggerito che la rivoluzione tecnologica sia il modo corretto per sostituire Google cambiando del tutto il paradigma di ricerca. La speculazione secondo cui Altman avrebbe annunciato lunedì un motore di ricerca “me-too” non ha mai avuto senso data la sua recente storia di respingere il concetto come un fallimento.
Forse non è quindi una sorpresa che recentemente abbia posto fine alle speculazioni affermando esplicitamente che lunedì non annuncerà un motore di ricerca.
Ha twittato: “non gpt-5, non un motore di ricerca, ma abbiamo lavorato duro su alcune novità che pensiamo le persone adoreranno! mi sembra una magia.”
Le “novità” di cui parla possono rappresentare un miglioramento iterativo. È molto probabile che ciò che verrà annunciato sarà iterativo, il che significa che migliorerà ChatGPT ma non lo sostituirà. Ciò si adatta al modo in cui Altman ha recentemente espresso il suo approccio con ChatGPT.
Ha osservato:
“E fa un po’ schifo spedire un prodotto di cui sei imbarazzato, ma è molto meglio dell’alternativa. E in questo caso in particolare, dove penso che sia davvero nostro dovere nei confronti della società intervenire in modo iterativo. In futuro potrebbero esserci cose che cambierebbero laddove riteniamo che l’implementazione iterativa non sia una buona strategia, ma sembra l’attuale migliore approccio che abbiamo e penso che abbiamo guadagnato molto da questo e … si spera che anche il mondo più vasto abbia guadagnato qualcosa.”
Migliorare ChatGPT in modo iterativo è la preferenza di Sam Altman e recenti indizi indicano quali potrebbero essere questi cambiamenti.
OpenAI ha stretto accordi con i media e gli editori di contenuti generati dagli utenti dal dicembre 2023. I media hanno segnalato che questi accordi riguardano la concessione di licenze di contenuti per la formazione di modelli linguistici di grandi dimensioni. Ma hanno trascurato un dettaglio chiave. Ovvero che questi accordi danno a OpenAI l’accesso a informazioni in tempo reale che, secondo loro, verranno utilizzate per attribuire tali dati in tempo reale sotto forma di collegamenti.
C’è un annuncio che afferma:
“Come parte dell’accordo, OpenAI mostrerà contenuti e collegamenti attribuiti a DDM nelle risposte ChatGPT pertinenti. Questo accordo è una testimonianza dell’ottimo lavoro che OpenAI sta svolgendo su entrambi i fronti per collaborare con creatori ed editori e garantire un Internet sano per il futuro. Oltre 200 milioni di americani ogni mese si affidano ai nostri contenuti per aiutarli a prendere decisioni, risolvere problemi, trovare ispirazione e vivere una vita più piena. Questa partnership offre i contenuti migliori e più pertinenti direttamente nel cuore di ChatGPT.”
Una dichiarazione di OpenAI dà credibilità alla speculazione secondo cui OpenAI intende mostrare direttamente contenuti concessi in licenza di terze parti come parte delle risposte di ChatGPT.
OpenAI ha spiegato:
“Siamo entusiasti di collaborare con Dotdash Meredith per ChatGPT ed esplorare nuovi approcci per far avanzare i settori dell’editoria e del marketing.”
OpenAI migliorerà il targeting pubblicitario interno di DDM per mostrare pubblicità contestuale più mirata.
