Non saremo noi a rispondere ma analizzeremo la risposta di Google, che l’ha data in questo video sotto. Puoi ascoltare la risposta di Gary Illyes su YouTube al minuto 7:58.
Gary Illyes di Google nel video affronta la fatidica domanda se cambiare la piattaforma di hosting web possa avere un impatto negativo e prolungato sul posizionamento SEO.
Quali sono le implicazioni del cambio di host di un sito web? Il passaggio a un nuovo host web può presentare delle complessità. Se hai creato un sito WordPress standard, la migrazione verso un nuovo host risulta relativamente semplice, specialmente se si utilizzano plugin specifici per facilitare il processo. Tuttavia, anche procedere con una migrazione manuale non risulta particolarmente difficile per chi ha già esperienza nella gestione di database di siti web, ad esempio attraverso strumenti come phpMyAdmin, e nella manipolazione di file tramite software SFTP (Secure File Transfer Protocol).
Gary Illyes sottolinea l’importanza di attenersi a procedure corrette e meticolose durante la migrazione, un compito che può rivelarsi complesso e potenzialmente travolgente per chi non ha esperienza precedente come consulente SEO.
Il cambio di hosting può influenzare la SEO quindi?
La domanda specifica posta a quelli di Google è la seguente:
“La mia azienda sta valutando la possibilità di cambiare l’host del nostro sito web. Questa modifica potrebbe avere un impatto negativo e duraturo sul nostro posizionamento SEO?”
La risposta di Gary Illyes è stata:
“Se le operazioni sono eseguite correttamente, cioè il sito rimane accessibile e il tempo di inattività è ridotto al minimo, il cambio di host non dovrebbe produrre effetti negativi sui ranking delle vostre pagine nei risultati di ricerca di Google.”
La risposta di Illyes, che aggiunge il condizionale, presuppone che la qualità del nuovo servizio di hosting sia paragonabile a quella del precedente. Un downgrade del servizio di hosting può ovviamente comportare conseguenze negative, da lievi a gravi.
Quando stai considerando di migrare il tuo sito web a un nuovo host, ci sono vari aspetti SEO tecnici e strategici che dovresti valutare per garantire che la transizione sia il più fluida possibile e non influenzi negativamente la tua SEO o la performance del sito. ecco alcune considerazioni cruciali:
- Velocità e performance: verifica che il nuovo hosting offra prestazioni e velocità superiori o almeno pari al tuo attuale provider. La velocità di caricamento delle pagine è un fattore importante per la SEO e l’esperienza utente. Assicurati che il nuovo server sia geograficamente posizionato in modo ottimale rispetto al tuo pubblico target per ridurre la latenza.
- Sicurezza e affidabilità: esamina le misure di sicurezza offerte dal nuovo host. Assicurati che fornisca servizi robusti di backup e protezione contro gli attacchi DDoS, nonché opzioni sicure per la gestione e la trasmissione dei dati. La sicurezza è fondamentale per proteggere il tuo sito da downtime inattesi e violazioni dei dati.
- Supporto tecnico: la qualità del supporto tecnico è cruciale. Verifica che il servizio clienti sia disponibile 24/7 e che il team di supporto sia competente e reattivo. Durante la migrazione, potrebbero sorgere questioni tecniche che richiedono un intervento tempestivo.
- Compatibilità tecnologica: assicurati che il nuovo hosting sia compatibile con la tecnologia del tuo sito web, comprese le specifiche della piattaforma CMS (come WordPress, Joomla, ecc.), le versioni di PHP, le librerie software e altri strumenti di sviluppo. La compatibilità tecnica previene problemi di funzionalità dopo il trasferimento.
- SEO e reindirizzamenti: pianifica accuratamente i reindirizzamenti 301 per qualsiasi URL che cambia. Questo è essenziale per mantenere la continuità della link juice (il valore passato attraverso i link) e minimizzare l’impatto sui ranking esistenti. Assicurati di aggiornare anche i file robots.txt e .htaccess se necessario.
- Monitoraggio post-migrazione: una volta completata la migrazione, monitora attentamente il sito per errori, problemi di caricamento delle pagine, o qualsiasi altra interruzione che potrebbe influenzare gli utenti o il posizionamento SEO. Utilizza strumenti come Google Analytics e Google Search Console per tenere traccia del traffico, delle prestazioni e dell’indicizzazione del sito.
- Risoluzione del dominio: questo termine tecnico si riferisce alla capacità del sistema DNS (Domain Name System) di tradurre il nome del tuo dominio in un indirizzo IP associato al server che ospita il tuo sito web. Durante il processo di migrazione, è cruciale aggiornare le informazioni relative ai Name Servers e al Record A. I Name Servers dirigono il traffico verso i server giusti, mentre il Record A specifica l’indirizzo IP effettivo del server dove risiedono i file del tuo sito. Un aggiornamento corretto e tempestivo di queste informazioni assicura che quando gli utenti digitano il tuo dominio, vengano indirizzati al nuovo host senza interruzioni.
- Minimizzazione del downtime: il “downtime” si riferisce al periodo durante il quale il tuo sito non è accessibile agli utenti. Mantenere questo intervallo al minimo è essenziale per evitare di compromettere l’esperienza dell’utente e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Un downtime prolungato può infatti influenzare negativamente la percezione del sito da parte degli utenti e dei motori di ricerca, potenzialmente portando a una riduzione del traffico e della visibilità. La pianificazione strategica della migrazione durante orari di bassa affluenza, l’uso di tecnologie di trasferimento rapido e la preparazione di un rollback in caso di problemi sono tutti passaggi che contribuiscono a ridurre al minimo il tempo di inattività.
Prestando attenzione a questi fattori, puoi rendere il processo di migrazione più gestibile e ridurre al minimo i rischi di impatti negativi sulla SEO e sulle performance generali del tuo sito.