Google ha completamente rinnovato la sua Guida introduttiva alla SEO, illustrando alcuni modi per costruire una pagina web che generi fiducia e offra un’esperienza utente positiva. In Italia ancora la guida non è stata aggiornata, quindi prenderemo come riferimento quella USA. Prenderemo spunto dalla guida e la analizzeremo per capire come ottimizzare meglio i contenuti in futuro.
Partiamo dal primo tips.
Link ben argomentati
Creare contenuti che siano utili per chi legge rappresenta un metodo efficace per arricchire un sito web. Recentemente, un caso legale contro Google ha evidenziato quanto le azioni compiute dagli utenti su una pagina (come clic e tempo di permanenza) influenzino il modo in cui questa viene posizionata nei risultati di ricerca di Google. Questo effetto è dovuto a un particolare algoritmo di Google chiamato Navboost. Secondo un brevetto, che si ritiene sia collegato a Navboost, le interazioni degli utenti con un sito contribuiscono a creare un punteggio per ogni documento o pagina web. Tale punteggio è fondamentale per determinare quanto in alto apparirà il sito nei risultati di ricerca di Google. In pratica, questo significa che se un sito web riesce a coinvolgere positivamente i suoi visitatori, ad esempio facendoli interagire più a lungo con i contenuti, questo può tradursi in una migliore visibilità online.
La guida precedente di Google forniva esempi su come collegare le varie parti di un sito tra loro, ma questi collegamenti non erano sempre logici o pertinenti al contesto in cui venivano inseriti, né offrivano una descrizione chiara della pagina di destinazione. Per migliorare questa situazione, Google ha aggiornato i suoi consigli su come creare link interni. Ad esempio, in passato, per indirizzare verso una pagina che spiega come creare e inviare una mappa del sito, si usava una frase completa come “Ulteriori informazioni su come creare e inviare una mappa del sito.” Ora, la guida suggerisce un approccio più diretto e contestualmente rilevante, come “Se sei disponibile a una piccola sfida tecnica, potresti anche inviare una mappa del sito: un file che contiene tutti gli URL del tuo sito che ti interessano.” Questo cambio di strategia rende il collegamento non solo più pertinente al contesto in cui si trova, ma anche più utile per il lettore, perché immediatamente chiarisce cosa troverà cliccando su quel link. In questo modo, i collegamenti interni diventano una risorsa preziosa per navigare il sito in maniera intuitiva, conducendo l’utente da una parte all’altra del sito in modo logico e coerente con i suoi interessi.
Less is more nella guida Google. Un segnale di dire addio ai contenuti lunghi?
La recente Guida introduttiva alla SEO di Google ha subito una notevole trasformazione, diventando molto più concisa e organizzata rispetto alla sua versione precedente. In termini concreti, ciò si traduce in una riduzione significativa sia del numero totale di parole che della quantità di intestazioni utilizzate.
Per capire meglio, la versione originale della guida contava ben 8.639 parole, una quantità piuttosto elevata per un documento di questo tipo. La nuova versione, invece, ne conta solo 4.058. Ciò significa che il testo è stato ridotto di quasi la metà. Questo alleggerimento rende la guida più accessibile e diretta, facilitando la lettura e la comprensione da parte degli utenti.
Anche la struttura interna del documento è stata semplificata. Nella versione originale erano presenti 92 intestazioni, variando da H1 a H5, che aiutavano a organizzare il contenuto in sezioni e sottosezioni. Nella nuova versione, il numero di intestazioni è stato drasticamente ridotto a 27, e si limitano a variare da H1 a H3. Questo non solo contribuisce a rendere il documento meno frammentato, ma anche a focalizzare l’attenzione sui punti chiave, facilitando ulteriormente la navigazione del testo.
Il dato più interessante riguarda però la proporzione della riduzione delle intestazioni rispetto alla riduzione del testo. Mentre il contenuto è stato ridotto del 50% circa, l’uso delle intestazioni è diminuito del 70% circa. Se le proporzioni fossero rimaste le stesse, ci si aspetterebbe una riduzione parallela del numero di intestazioni; tuttavia, la riduzione maggiore delle intestazioni rispetto al testo indica un tentativo di semplificazione e di maggiore coesione del documento. In altre parole, il documento è stato reso non solo più breve ma anche strutturalmente più semplice, con una netta preferenza per un minor numero di sezioni principali, rendendo così la guida più snella e diretta.
Questo approccio di semplificazione ha l’effetto di rendere il documento più unitario e organico, dove le varie parti si collegano più logicamente l’una con l’altra, facilitando sia la lettura che la comprensione generale della guida. In sostanza, Google ha optato per una presentazione più lineare e meno frammentata delle informazioni, rendendo la guida più facile da seguire e da assimilare.
Per i migliori consulenti SEO, l’approccio adottato da Google nella sua guida aggiornata alla SEO offre un modello interessante e stimolante da seguire, soprattutto in termini di struttura e concisione dei testi. L’essenza di questo metodo può essere riassunta in poche parole: meno è più. Focalizzarsi su una struttura ordinata, con meno sezioni ma più incisive, non solo rende il contenuto più accessibile e digeribile per il lettore, ma può anche migliorare significativamente l’esperienza utente e, di conseguenza, il posizionamento nei motori di ricerca.
Ecco come i consulenti SEO o le aziende potrebbero applicare questi principi ai propri progetti, spiegato in termini semplici e umani:
- Punta alla qualità, non alla quantità: invece di sovraccaricare una pagina con informazioni che possono risultare eccessive, concentra l’attenzione su contenuti di alta qualità che rispondano direttamente alle domande o ai bisogni del tuo pubblico. Questo significa scegliere con cura ogni parola e ogni intestazione, assicurandosi che aggiungano valore reale.
- Semplifica la struttura: prendi esempio dalla nuova guida di Google, che ha ridotto drasticamente il numero di parole e di intestazioni. Considera l’idea di limitare le tue pagine a tre livelli di intestazioni (H1, H2, H3) per chiarire la gerarchia delle informazioni e rendere più semplice per i lettori (e per i motori di ricerca) capire la struttura del contenuto.
- Rendi ogni sezione significativa: ogni parte del tuo testo dovrebbe avere un motivo per esistere. Evita di dilungarti in argomentazioni secondarie che potrebbero distrarre o confondere. Chiediti: “questa sezione aiuta il mio lettore a comprendere meglio l’argomento? Aggiunge valore alla mia narrazione generale?”.
- Migliora la navigabilità: con meno sezioni ma ben definite, i tuoi lettori troveranno più facilmente ciò che cercano, migliorando la loro esperienza sul sito. Questo è particolarmente importante in un’era dominata dalla ricerca mobile, dove la pazienza è limitata e la chiarezza è re.
- Usa i collegamenti interni con saggezza: come mostrato nell’esempio della mappa del sito nella guida di Google, i collegamenti interni dovrebbero essere naturali e utili, inseriti in un contesto che ne spieghi il valore. Questo non solo aiuta i lettori a navigare meglio il tuo sito, ma segnala anche ai motori di ricerca come le pagine si collegano tra loro, migliorando il tuo posizionamento SEO.
È proprio vero, la brevità diventa un valore aggiunto
Nell’era degli smartphone e dei tablet, il modo in cui leggiamo e accediamo alle informazioni online ha subito una trasformazione radicale. Non molto tempo fa, per consultare qualcosa su internet, era necessario sedersi davanti a un computer fisso o un laptop. Oggi, invece, qualsiasi tipo di informazione, per quanto semplice o complessa, è immediatamente disponibile tramite pochi tocchi sullo schermo di un dispositivo mobile. Questa facilità di accesso ha modificato le aspettative degli utenti riguardo alla quantità e alla forma dei contenuti web: non è più indispensabile avere articoli lunghi e dettagliati per ogni ricerca fatta.
La praticità di poter consultare informazioni in qualsiasi momento e luogo ha i suoi vantaggi, ma presenta anche delle sfide. Ad esempio, leggere un articolo molto lungo su uno schermo piccolo può risultare tedioso, specialmente se bisogna fare molteplici scorrimenti per arrivare alla fine. Gli utenti preferiscono spesso risposte dirette, che possano essere facilmente visualizzate e comprese senza dover navigare attraverso pagine e pagine di testo.
Riconoscendo questa tendenza, l’approccio adottato per la creazione di nuove pagine web mira a bilanciare la necessità di completezza dell’informazione con la brevità. L’idea è quella di fornire contenuti che siano direttamente focalizzati sull’argomento di interesse dell’utente, senza però dilungarsi in maniera eccessiva. In pratica, si tratta di trovare un punto di equilibrio: offrire abbastanza dettagli per soddisfare la ricerca dell’utente, ma in una forma concisa che non risulti soverchiante o scomoda da leggere su dispositivi mobili.
In sostanza, la brevità diventa un valore aggiunto, non solo per rispettare i limiti di attenzione e i bisogni degli utenti moderni, ma anche per adattarsi alle modalità con cui le informazioni vengono oggi consumate. Questo non significa trascurare la completezza o la qualità dei contenuti, ma piuttosto saperli condensare in una forma che sia allo stesso tempo informativa, accessibile e gradevole da consultare su qualsiasi dispositivo.
Coerenza nella scelta delle immagini
Nella nuova versione della pagina web, è stato adottato un approccio coerente nella scelta delle immagini, che ora si caratterizzano per avere colori e stili grafici simili. Questo contrasta nettamente con la versione precedente della guida SEO, dove le immagini erano molto eterogenee in termini di colori e tipologie: alcune erano gialle, altre rosso brillante, e altre ancora erano fotografie. Questa varietà faceva sembrare le immagini come se appartenessero a gruppi diversi, un po’ come una squadra in cui ogni giocatore indossa una divisa differente dall’altra.
Utilizzare immagini che seguono lo stesso schema cromatico o che sono state create dallo stesso artista aiuta a dare un senso di unità visiva alla pagina. Questa coerenza non è solo una questione estetica; contribuisce anche a rendere la pagina più ordinata e gradevole alla vista, elementi che possono influire positivamente sulla percezione dell’utente.
Con immagini simili per stile e colore, la nuova pagina web di Google appare più organizzata e professionale. Questa uniformità visiva non solo aiuta a mantenere l’attenzione del visitatore sull’argomento trattato, evitando distrazioni causate da un’eccessiva varietà di stili, ma può anche aumentare la fiducia degli utenti nel sito. Una presentazione curata e coerente, infatti, è spesso associata a professionalità e affidabilità, qualità che sono fondamentali per stabilire un rapporto di fiducia con chi visita il sito.