Oggi parliamo di mantenimento SEO, un’attività da non sottovalutare.
Ti sei mai chiesto come tenere alta la tua visibilità sui motori di ricerca senza perderti in un mare di aggiornamenti e tecniche SEO in continua evoluzione?
Beh, benvenuto nel fantastico (e talvolta stressante) mondo del mantenimento SEO.
Spoiler: non basta semplicemente ottimizzare il tuo sito una volta e poi dimenticarsene.
Serve costanza, pazienza, e sì… una buona dose di caffè per tenere il passo!
In questo articolo, ti guiderò attraverso una serie di attività SEO che non dovrebbero mai mancare nella tua routine web, suddivise in giornaliere, mensili, trimestrali e annuali.
Così puoi pianificare tutto, senza lasciare nulla al caso.
La SEO richiede un impegno costante
La SEO è una disciplina multiforme.
Richiede una solida strategia, una connessione con obiettivi più ampi di marketing digitale e di business, e – inutile dirlo – un grande senso di responsabilità.
Non puoi trattarla come una semplice lista di controllo da spuntare, perché senza una strategia dietro, ogni sforzo potrebbe diventare un buco nell’acqua.
E no, non sono un grande fan del seguire ciecamente le “best practice” senza sapere perché le stiamo seguendo.
Se il tuo approccio SEO è solo una collezione di buone intenzioni, sei sulla strada giusta per rimanere frustrato (e per vedere poche conversioni!).
La manutenzione SEO comprende controllo continuo e adattamento.
La checklist del mantenimento SEO: attività giornaliere, mensili, trimestrali e annuali
Bisogna costruire una strategia SEO che si basi su obiettivi chiari e poi spostarsi nella fase di gestione della campagna SEO. È come cucinare… si a me piace cucinare! Non butti tutto in pentola senza una ricetta! Alcuni Americani forse lo fanno 😀 Ma non dovrebbero!
Attività di mantenimento SEO giornaliere
1. Resta aggiornato
Rimanere aggiornato sulle notizie di settore è purtroppo molto importante. Punto e basta. La SEO è un mondo in continua evoluzione e restare in sintonia con le ultime novità è un lavoro a tempo pieno (eh già!).
Cosa significa questo? Significa leggere blog settoriali, ascoltare podcast, guardare video, tenere tra i preferiti i siti di Google. Gli aggiornamenti di Google possono cambiare in un battito di ciglia – e tu devi essere pronto a rispondere!
Non restare mai indietro!
Le novità sull’AI, aggiornamenti di algoritmo e cambiamenti vari… la SEO non si ferma mai. Restare aggiornato ti eviterà di applicare tecniche obsolete che potrebbero danneggiare il tuo posizionamento SEO.
2. Studia le tue metriche attuali
Controllare le metriche SEO chiave quotidianamente è particolarmente importante per i brand che si basano su transazioni di e-commerce o lead generation. Puoi immaginare di gestire un negozio senza sapere quanta gente entra o esce? Assolutamente no!
Cosa occorre guardare? Traffico organico, posizionamento delle parole chiave, vendite e lead generati. Se vedi cali improvvisi, potresti avere un problema. E credimi, meglio scoprirlo oggi che tra una settimana!
Esempio di attività di mantenimento SEO sulle metriche giornaliere: monitorare la posizione delle parole chiave principali su Google e Bing. Se improvvisamente noti un calo, potrebbero esserci problemi come penalizzazioni, perdita di backlink o errori tecnici sul sito.
3. Lavora sulle tattiche
Ogni strategia SEO che si rispetti ha obiettivi, tattiche e misure di valutazione.
E per arrivarci, serve lavorare ogni giorno sulle piccole cose.
Non parliamo di rivoluzioni, ma di piccole azioni costanti.
Ottimizza una pagina, crea un nuovo link, migliora un meta tag… Ogni piccolo passo ti avvicina al successo! In questo caso alle prime posizioni su Google.
Tra le azioni giornaliere potrebbero esserci gli aggiornamenti ai contenuti, piccoli A/B test su pagine di destinazione o landing page e monitoraggio delle prestazioni del sito. Non sottovalutare l’importanza della costanza.
4. Sfrutta l’analisi dei competitor
Un’altra attività giornaliera che può fare la differenza è il monitoraggio della concorrenza.
Utilizza SEMrush, SimilarWeb o Ahrefs per capire cosa stanno facendo i tuoi concorrenti e imparare dai loro successi o errori.
Hai visto che hanno nuovi backlink? Che stanno puntando su nuove parole chiave? Prendi appunti e fai tesoro di queste informazioni.
Attività di mantenimento SEO mensili
1. Report SEO focalizzato sulle performance
Oltre al monitoraggio giornaliero, è importante avere un report SEO mensile delle prestazioni.
Un report SEO ti permette di guardare il tutto in modo più ampio. Puoi valutare i trend e vedere come la tua strategia SEO sta funzionando (o se ci sono problemi).
Le statistiche mensili dovrebbero presentare confronti anno su anno e analisi dettagliate delle performance.
Cosa analizzare mensilmente?
Sicuramente il tasso di conversione organico, il tempo medio di permanenza sul sito, la frequenza di rimbalzo e le posizioni delle principali parole chiave.
Questi dati ti daranno una panoramica su ciò che funziona e cosa potrebbe essere migliorato.
2. Rivedere le azioni completate e quelle in corso
Questo è il momento di guardare indietro e chiedersi: abbiamo fatto tutto ciò che avevamo pianificato? Ci sono stati problemi? Cosa ha funzionato e cosa no?
Rivedere le azioni completate ti permette di capire cosa ha funzionato e ti offre una base solida per pianificare cosa fare il mese successivo.
Esempio pratico: se avevi pianificato di migliorare il tempo di caricamento delle pagine o le metriche core web vitals e ora il tuo sito carica in 1,5 secondi anziché 3, puoi segnare un successo. Ma se hai avuto difficoltà a ottenere miglioramenti dal punto di vista della velocità di caricamento delle pagine, sarà utile capire il perché.
3. Pianifica le attività del prossimo mese
Anche se hai stabilito un piano annuale, la SEO è fluida.
Le cose cambiano, i risultati potrebbero non essere quelli attesi.
Un approccio mensile ti permette di aggiustare il tiro, di concentrarti su ciò che sta funzionando o di cambiare strada se necessario.
Se una tattica non funziona, prova qualcos’altro. Pianifica nuove campagne di content marketing, ottimizza quelle esistenti, o fai nuovi A/B test.
Attività di mantenimento SEO trimestrali
1. Audit SEO
Anche se monitori il tuo sito quotidianamente, un audit SEO tecnico trimestrale non deve mai mancare nella lista delle cose da fare.
Dovrai analizzare la velocità del sito, l’usabilità mobile, i dati strutturati e tutto ciò che potrebbe influire negativamente sul tuo ranking.
Gli strumenti da utilizzare? Google Search Console, Bing Webmaster Tools e tool come SemRush Screaming Frog per avere una visione dettagliata della salute tecnica del tuo sito.
Check-up del sito: la velocità è ancora allineata con le aspettative di Google? Ci sono errori 404 nuovi? Gli aggiornamenti CMS hanno causato problemi? Verifica e correggi immediatamente.
2. Audit dei contenuti on-page
Si parliamo ancora di audit.
I cambiamenti ai contenuti possono portare a problemi imprevisti: tag duplicati, contenuti mancanti o persino link rotti. Un audit trimestrale aiuta a sistemare tutto e a garantire che non ci siano elementi “rotti” che possano danneggiare il tuo posizionamento.
Strumenti da usare: Ahrefs e SEMrush per identificare errori, Screaming Frog per un’analisi approfondita, e Copyscape per verificare eventuali contenuti duplicati.
3. Audit del profilo link
La link building è una tecnica SEO molto importante da sempre. Devi prenderti cura del tuo profilo link.
Verifica che non ci siano link spam, che le anchor siano ok e che la tua strategia stia funzionando. Confronta i tuoi risultati con quelli dei tuoi competitor e guarda come puoi migliorare.
Qualità sopra quantità: analizza i tuoi link per assicurarti che provengano da siti di alta qualità e rilevanti per la tua azienda. Se ci sono backlink di dubbia provenienza, potresti valutare di disconoscerli.
Attività di mantenimento SEO annuali
1. Misura le prestazioni SEO dell’intero anno
Guardare le prestazioni su base annuale ti offre una prospettiva che non puoi ottenere da un report SEO mensile. Qual è stato l’impatto complessivo delle tue attività SEO? Hai raggiunto gli obiettivi prefissati? E se no, cosa hai imparato?
Dati da analizzare: crescita del traffico organico, miglioramento del ranking per le parole chiave principali, incremento del tasso di conversione e delle vendite provenienti da ricerca organica. Ricorda, anche gli insuccessi sono opportunità di apprendimento.
2. Pianifica la strategia per l’anno successivo
Pianificare per l’anno successivo non significa scolpire qualcosa nella pietra.
Significa stabilire obiettivi realistici, basati sulle lezioni apprese.
Potresti scoprire che alcune strategie sono andate forte, mentre altre no. E va bene così!
Esempio pratico: se l’ottimizzazione delle pagine prodotto del tuo e-commerce ha portato a un miglioramento significativo, potresti voler espandere quell’approccio anche ad altre pagine del sito. D’altro canto, se hai fallito con la link building, sarà utile investire in contenuti più accattivanti e mirare a collaborazioni più strategiche.
3. Revisione degli strumenti SEO
La tecnologia cambia in fretta, e così anche gli strumenti SEO.
Ogni anno, dovresti fare una revisione del tuo stack di strumenti. Google Analytics è ancora il top?
Ci sono nuovi plugin o servizi che possono semplificare il monitoraggio o l’automazione?
Rimanere aggiornati sugli strumenti ti farà risparmiare tempo e migliorare l’efficacia della tua strategia SEO.
Conclusione: la SEO è un impegno a lungo termine
Che tu ci creda o no, la SEO non si basa su una semplice lista di cose da fare.
È un processo dinamico, una sfida continua fatta di piccoli passi e grandi revisioni.
Devi essere sempre pronto a cambiare, a migliorare e ad adattarti alle novità del settore.
Ma se resti coerente, vedrai i risultati.
E tu? Come gestisci la tua manutenzione SEO? Lascia un commento qui sotto o scrivimi per una consulenza SEO, sono curioso di sapere come affronti questa sfida!