Nella documentazione di Google “Norme relative allo Spam” ci sono due new entry: “Abuso della reputazione del sito” e “Abuso di domini scaduti”.
Cosa dice Google riguardo a queste norme?
Abuso di domini scaduti
Google dice:
L’abuso di domini scaduti si riferisce all’acquisto di un nome di dominio scaduto e al suo riutilizzo principalmente per manipolare i ranking di ricerca, ospitando contenuti che offrono un valore minimo o nullo agli utenti. Esempi illustrativi includono, a titolo esemplificativo:
- Contenuti affiliati su un sito precedentemente utilizzato da un ente statale.
- Prodotti medici commerciali venduti su un sito precedentemente utilizzato da un ente di beneficenza sanitario non profit.
- Contenuti correlati a casinò sull’ex sito di una scuola elementare.
Facciamo qualche esempio per analizzare meglio il tutto.
1. Contenuti affiliati su un sito precedentemente utilizzato da un ente statale:
Immagina di trovare un vecchio libro di storia con una copertina importante, ma quando lo apri, invece di imparare sulla storia, trovi solo pubblicità di scarpe da ginnastica. È più o meno quello che succede qui: un sito che una volta era gestito da un ente statale, con una certa autorità e fiducia, viene riutilizzato per promuovere prodotti senza alcun legame con il suo scopo originale.
2. Prodotti medici commerciali venduti su un sito precedentemente utilizzato da un ente di beneficenza sanitario non profit:
Pensa a un ospedale rispettato che chiude e, al suo posto, apre un negozio che vende pillole miracolose. Chi cerca aiuto o informazioni sanitarie potrebbe essere tratto in inganno, finendo su un sito che ora vende prodotti dubbi, sfruttando la fiducia precedentemente guadagnata per fini commerciali.
3. Contenuti correlati a casinò sull’ex sito di una scuola elementare:
Praticamente come se una scuola per bambini venisse trasformata in un casinò. Un sito che prima offriva contenuti educativi per bambini viene riutilizzato per promuovere il gioco d’azzardo, approfittando della sua precedente reputazione per attirare visitatori con intenti completamente diversi.
Come interpretare e agire?
L’intento è la chiave: Google vuole che i siti web servano gli utenti con contenuti di qualità. Acquistare domini scaduti per sfruttarne l’autorità passata, inserendoci contenuti completamente non correlati o di bassa qualità, è una pratica scorretta che può ingannare gli utenti e degradare la qualità dei risultati di ricerca.
Coerenza e qualità: se decidi di utilizzare un dominio scaduto, è fondamentale che il nuovo contenuto sia in qualche modo coerente con l’identità originale del sito o, almeno, che offra un valore aggiunto significativo. Google non si oppone all’uso di domini scaduti, ma alla manipolazione dei suoi algoritmi attraverso pratiche ingannevoli.
In sostanza, Google vuole assicurarsi che i siti contribuiscano a un ecosistema online sano, offrendo agli utenti ciò che cercano: informazioni affidabili e di qualità. Mantenere queste linee guida in mente ti aiuterà a evitare penalizzazioni e a costruire un sito che sia sia utile per gli utenti sia ben visto dai motori di ricerca.
Abuso della reputazione del sito
Google dice:
L’abuso della reputazione del sito si verifica quando le pagine di terze parti vengono pubblicate con una supervisione o un coinvolgimento minimi o nulli del sito proprietario, con lo scopo di manipolare il ranking di ricerca sfruttando gli indicatori di ranking del sito proprietario. Queste pagine di terze parti includono pagine sponsorizzate, pubblicitarie, di partner o di terze parti che sono tipicamente indipendenti dallo scopo principale del sito host oppure sono prodotte senza supervisione o coinvolgimento del sito host e offrono un valore minimo o nullo agli utenti.
Esempi illustrativi di abuso della reputazione del sito includono, a titolo esemplificativo:
- Un sito didattico che ospita una pagina di recensioni di prestiti con anticipo sullo stipendio scritte da una terza parte che distribuisce la stessa pagina su altri siti del web, con lo scopo principale di manipolare i ranking di ricerca.
- Un sito di medicina che ospita una pagina di terze parti sui “migliori casinò” progettata principalmente per manipolare i ranking di ricerca, con un coinvolgimento minimo o nullo del sito di medicina.
- Un sito di recensioni di film che ospita pagine di terze parti su argomenti che potrebbero confondere gli utenti (ad esempio “modi per acquistare follower sui siti di social media”, i “migliori siti di chiromanzia” e i “migliori servizi di scrittura di saggi”), il cui scopo è manipolare i ranking nei risultati di ricerca.
- Un sito di sport che ospita una pagina scritta da una terza parte su “recensioni di integratori per l’allenamento”, in cui il personale editoriale del sito di sport ha un coinvolgimento minimo o nullo nei contenuti e lo scopo principale di ospitare la pagina è manipolare i ranking di ricerca.
- Un sito di notizie che ospita coupon forniti da una terza parte con una supervisione o un coinvolgimento minimi o nulli da parte del sito di hosting, il cui scopo principale è manipolare i ranking di ricerca.
Se ospiti pagine che violano queste norme, escludi questi contenuti di terze parti dall’indicizzazione della Ricerca.
Esempi che NON sono considerati abuso della reputazione del sito includono:
- Siti di agenzie di stampa o di comunicati stampa.
- Pubblicazioni di notizie che hanno distribuito in syndication contenuti di altre pubblicazioni di notizie.
- Siti progettati per consentire i contenuti generati dagli utenti, ad esempio un sito web di forum o sezioni di commenti.
- Rubriche, pezzi di opinione, articoli e altre opere di natura editoriale che prevedono uno stretto coinvolgimento o una revisione del sito host.
- Contenuti di terze parti (ad esempio pagine di tipo “advertorial” o “pubblicità nativa”) prodotti con uno stretto coinvolgimento del sito host il cui scopo è condividere contenuti direttamente con i lettori (ad esempio, tramite promozioni all’interno della pubblicazione stessa), anziché ospitare i contenuti per manipolare i ranking di ricerca.
- Incorporamento di unità pubblicitarie di terze parti tramite una pagina o utilizzo di link di affiliazione tramite una pagina, con link usati in modo appropriato.
- Coupon che vengono elencati con lo stretto coinvolgimento del sito di hosting.
Proviamo ad analizzare le frasi di Google:
1. Pubblicazione di contenuti di terze parti senza controllo: se permetti a contenuti esterni di essere pubblicati sul tuo sito senza una revisione o un coinvolgimento attivo, stai rischiando di danneggiare la tua reputazione. Google vede questo come un tentativo di manipolare i ranking di ricerca a tuo favore, sfruttando la tua autorità esistente.
- Azione consigliata: stabilisci un processo di revisione per ogni contenuto di terze parti prima della pubblicazione, assicurandoti che sia pertinente e aggiunga valore al tuo pubblico.
2. Ospitare pagine sponsorizzate o pubblicitarie che deviano dal tuo scopo principale: questo include qualsiasi pagina che sembra fuori luogo sul tuo sito, come una pagina di recensioni di prestiti su un sito educativo o una pagina sui casinò su un sito di medicina.
- Azione consigliata: assicurati che ogni nuova pagina o contenuto pubblicato sia in linea con la missione e i valori del tuo sito. Evita di ospitare contenuti che non hanno nulla a che fare con il tuo campo o che potrebbero confondere o ingannare i tuoi visitatori.
Cosa è permesso?
Google chiarisce anche ciò che non è considerato abuso:
- Contenuti generati dagli utenti e forum: questi sono accettati fintanto che esiste un certo livello di moderazione per assicurare che il contenuto sia appropriato e rilevante.
- Articoli di opinione e editoriali: sono accettati se c’è un coinvolgimento significativo da parte del tuo sito nella loro creazione o revisione.
- Pubblicità nativa e advertorial: possono essere inclusi se sono chiaramente marcati come tali e se forniscono valore al lettore, senza cercare di manipolare i ranking di ricerca.
L’azione di Google è probabilmente scaturita in seguito allo scandalo legato all’intelligenza artificiale di Sports Illustrated, che ha guadagnato notorietà a novembre 2023. Praticamente è stata rilevata l’esistenza di recensioni di prodotti, generate artificialmente e attribuite a finti autori, pubblicate su Sports Illustrated.
Queste recensioni, prive di senso, includevano affermazioni come: “Giocare a pallavolo può risultare complicato, specialmente senza una palla adeguata con cui allenarsi”.
Arena Group, l’azienda che deteneva i diritti di pubblicazione di Sports Illustrated al momento, ha diffuso un comunicato spiegando che tali articoli erano stati prodotti da un partner denominato AdVon, incaricato di gestire le recensioni di prodotti per l’e-commerce su diverse sue piattaforme online, senza sapere che AdVon ricorresse a contenuti generati tramite intelligenza artificiale.
Google ha aggiornato la sua politica antispam per identificare esplicitamente questo tipo di comportamento come un abuso della reputazione del sito. Di conseguenza, Arena Group e altri editori di grande calibro coinvolti in pratiche simili sono chiamati a interrompere tali collaborazioni o a rimuovere dall’indicizzazione queste pagine per evitare penalizzazioni.
Google ha inoltre modificato una sezione esistente precedentemente chiamata “contenuti spam generati automaticamente”, che ora si chiama “abuso di contenuti su larga scala”.
Abuso di contenuti su larga scala
Google dice:
L’abuso di contenuti su larga scala si verifica quando vengono generate molte pagine principalmente per manipolare i ranking di ricerca e non per aiutare gli utenti. Questa pratica illecita in genere si concentra sulla creazione di grandi quantità di contenuti non originali che forniscono un valore scarso o nullo agli utenti, indipendentemente da come sono stati creati.
Esempi di abuso di contenuti su larga scala includono, a titolo esemplificativo:
- Utilizzo di strumenti di IA generativa o altri strumenti simili per generare molte pagine senza aggiungere valore per gli utenti.
- Scraping di feed, risultati di ricerca o altri contenuti allo scopo di generare molte pagine (ad esempio tramite trasformazioni automatiche come creazione di sinonimi, traduzione o altre tecniche di offuscamento) che forniscono scarso valore agli utenti.
- Aggregazione o combinazione di contenuti provenienti da pagine web differenti senza apporto di un valore aggiunto.
- Creazione di più siti con l’intento di nascondere la natura su larga scala dei contenuti.
- Creazione di molte pagine in cui i contenuti hanno poco o nessun senso per un lettore, ma contengono parole chiave per la rete di ricerca.
Se ospiti contenuti di questo tipo sul tuo sito, escludili dalla Ricerca.
Google sta basicamente dicendo che c’è un problema con i siti che producono tonnellate di pagine che non servono a molto, se non a cercare di ingannare i motori di ricerca per migliorare il posizionamento SEO. Questo succede quando si creano montagne di contenuti che non sono né originali né utili per chi li legge, e non importa se questi contenuti sono stati scritti da persone o generati da computer.
Ecco alcuni modi in cui i siti possono finire per fare questo tipo di “abuso di contenuti su larga scala”:
- Usare l’intelligenza artificiale per scrivere un sacco di pagine che non danno nulla di più ai lettori.
- Prendere informazioni da altre fonti (come siti web o risultati di ricerca), mescolarle un po’ (magari cambiando qualche parola qui e là o traducendole in un’altra lingua) e poi pubblicarle come se fossero nuove, anche se non aggiungono nulla di nuovo o utile.
- Raccogliere contenuti da vari siti e metterli tutti insieme senza aggiungere nulla di proprio che possa essere considerato un valore aggiunto.
- Creare molti siti web diversi che in realtà parlano tutti delle stesse cose, cercando di nascondere il fatto che stanno solo cercando di occupare più spazio sui motori di ricerca senza offrire contenuti di qualità.
- Scrivere pagine piene di parole chiave che magari attirano i motori di ricerca, ma che per un lettore umano non hanno molto senso o valore.
Google dice che se il tuo sito fa qualcosa del genere, sarebbe meglio che tu non permettessi a queste pagine di apparire nei risultati di ricerca. In poche parole, se stai creando o ospitando contenuti solo per cercare di migliorare la tua posizione sui motori di ricerca, ma senza pensare ai bisogni reali delle persone che dovrebbero leggerli, allora stai facendo qualcosa che a Google non piace per niente. E Google suggerisce di evitare di fare queste cose se vuoi che il tuo sito venga considerato positivamente.
Se sei stato colpito da una penalizzazione di Google e vuoi una mano per uscirne, contattami per una consulenza SEO.